Plantando a Vida em Cracolândia

[ita] Mercoledì mattina ci infiliamo in metro, poi in treno, poi ancora in metro per arrivare alla storica Estação Júlio Prestes. Andiamo ad incontrare Marcos Castanho, conosciuto domenica scorsa all’Horta CCSP (evidentemente fondamentale per la nostra rete di conoscenze), che calorosamente ci ha invitati a partecipare al mutirão di Casa Rodante. Questo collettivo promuove il progetto Cidadania Rodante nas ruas da Luz – supportato dalla Prefeitura de São Paulo – impegnato in attività con ex o tossicodipendenti. Marcos, laureato in agricoltura biodinamica, gestisce le azioni di riqualificazione del verde pubblico in zone poco edificanti della città. Nonostante gli antichi fasti ci troviamo oggi in un luogo popolato soprattutto da tossicodipendenti da crack. L’obiettivo è piantare una delle aiuole della piazza Júlio Prestes recentemente strappata al degrado.

[eng] On Wednesday morning we took the metro, then the train, then another metro to get to historical Estação Júlio Prestes. We went to see Marcos Castanho, who we met last Sunday at Horta CCSP (clearly fundamental for our contact circle) where he kindly invited us to participate in the mutirão of Casa Rodante collective. They promote a project called Cidadania Rodante nas ruas da Luz – supported by São Paulo’s City Council – engaged in activities with ex or drug addicts. Marcos, graduated in biodynamic agriculture, manages actions of public green redevelopment in neglected areas of the city. Despite its past glory, today we are in a place mostly inhabited by crack-addicted people. Our goal is to plant one of the flowerbeds in the recently renovated Júlio Prestes square.

[esp] Miercoles por la mañana cogimos el metro, un tren y otro metro para llegar a la histórica Estação Júlio Prestes. Fuimos a encontrar a Marcos Castanho, al que conocimos el domingo pasado en Horta CCSP (claramente fundamental para nuestra red de contactos) y que nos invitó a participar en el mutirão de Casa Rodante. Este colectivo es promotor del proyecto Cidadania Rodante nas ruas da Luz – apoyado por la Prefeitura de São Paulo – empeñado en actividades con ex o toxicómanos. Marcos, graduado de agricultura biodinámica, cuida de la recalificación del verde público en zonas poco agradable de la ciudad. No obstante la gloria pasada, hoy estamos en un lugar populado sobre todo por dependientes de crack. El objetivo es plantar unos de los canteros de la plaza Júlio Prestes recentemente renovada.

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[ita] Siamo noi, la nostra amica Malena, Nana e Pedro, ci mettiamo in cerchio affianco alla bicicletta-cassetta-degli-attrezzi e raccontiamo le nostre storie di vita: legate da interessi di agricoltura urbana ed alimentazione biologica. C’è parecchio da fare sotto il sole, oltre a parlare… così viene tolta l’erba, che poi Pedro ripianterà altrove; lavorata e preparata la terra per le mudas “piantine”; io pulisco tutt’intorno; Michal un po’ zappa, un po’ scatta foto; gli altri vanno a prendere l’acqua per innaffiare le aiuole piantate nelle settimane precedenti. Poi decidiamo di andare anche noi a raccogliere l’acqua dal centro d’assistenza ai drogati, per raggiungere il quale bisogna immancabilmente passare per le strade della comunemente definita cracolândia… sotto il sole cocente, con le narici stordite, non ci sono parole né foto per descrivere la nostra visione di un’umanità dilaniata. Quello che possiamo però raccontarvi è che Marcos, come tanti altri giovani con un cuore grande, sta portando avanti – oltre al suo progetto verde – attività artistiche a scopo educativo per la comunità.

[eng] It’s us, our friend Malena, Nana and Pedro, we stand in a circle next to the toolbox-bike and we tell a little of our life stories: linked by interests in urban agriculture and organic nutrition. Besides talking, there’s a lot to do under the sun… so grass is taken off (later on, Pedro will plant it again somewhere else); the soil gets moved and prepared for the mudas “little plants”; I clean around us; Michal hoes the ground and takes pictures; the others go get some water to irrigate the beds that were planted in the previous weeks. Then we also decide to collect water from the addicts’ assistance centre, which to reach it you inevitably have to walk through the streets of commonly known cracolândia… under the burning sun, with stunned nostrils, there are no words nor photographs to describe our vision of a lost humanity. What we can tell you though is that Marcos, like many other young people with a big heart, is carrying out – beyond his green project – artistic educational activities for the community.

[esp] Nosotros, nuestra amiga Malena, Nana y Pedro estamos en círculo cerca de la bicicleta-caja-de-herramientas y contamos un poco de nuestras historias de vida: conectadas por intereses en agricultura urbana y alimentación orgánica. A parte de hablar, hay muchas cosas que hacer bajo el sol caliente… entonces se quita la hierba, que Pedro va a plantar por otro lado; se trabaja y prepara la tierra para las mudas “plantitas”; yo limpio alrededor; Michal un poco sacha un poco saca fotos; los otros van a tomar agua para los canteros que ya se plantaron en las semanas pasadas. Después nosotros también decidimos de recoger el agua desde el centro de asistencia a los drogadictos, para llegar al cual se debe pasar por las calles de la comunemente llamada cracolândia… bajo el sol que quema, con las narices aturdidas, no hay palabras ni fotos para describir nuestra visión de una humanidad perdida. De contra, lo que podemos contaros es que Marcos, como muchos otros jóvenes con el corazón grande, está empeñado – además de su proyecto verde – en actividades artísticas con tarea educativa para la comunidad.

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[ita] Quindi, passando per le vie del crack, ci imbattiamo in molti dettagli artistici contrastanti: dai collage ai graffiti, dai murales agli oggetti particolari pendenti da ringhiere, mescolati ad azioni di guerrilla gardening che rendono questo un luogo simbolo di resilienza. Che forza ci vuole per piantare e colorare in un posto abitato soprattutto da gente morta a metà?! Ripensandoci, continuiamo a restare sorpresi… sentendo che persone come Marcos hanno il dono della persistenza e dell’amore incondizionato.
Tornati all’aiuola, l’abbiamo finalmente completata con fiori, comuni piante commestibili, zenzero e curcuma (abbiamo anche recuperato alcuni semi che speriamo di riuscire a portare indietro da voi). Dobbiamo dire che mentre eravamo lì molti tossici passavano interagendo incuriositi e rispettosi. Quindi, vi lasciamo con le parole di Pedro: “lavorare con la terra è come lavare il sangue di tutte le persone che per lei hanno dato la vita, è energia e atto di purificazione”.

[eng] Thus, down the streets of crack, we came across a lot of contrasting artistic details: from collage to graffiti, from murals to peculiar objects hanging from fences, mixed with guerrilla gardening that all together make this space into a symbol of resilience. How much strength does one need to plant and colour in a place populated by half dead people?! Thinking about it, we’re still surprised… and we feel that people like Marcos have the gift of persistence and unconditioned love.
Back to the garden bed, we eventually completed it with flowers, common edible plants, ginger and turmeric (we also kept some seeds that we hope to bring back to you). We must say that while doing so, a lot of addicts passed by interacting with curiosity and respect. So, we leave you with Pedro’s words: “to work with the earth is like washing away the blood of all those who died for it, it’s energy, it’s a purifying act”.

[esp] Así andando, por las calles del crack, encontramos muchos detalles artísticos contrastantes: desde los collages hasta los graffitis, desde murales hasta objetos particulares pendientes de vallas, mezclados a guerrilla gardening que todo junto hace de este espacio un símbolo de resiliencia. ¡¿Cuánta fuerza necesita uno para plantar y colorar en un lugar populado por gente medio muerta?! Pensando en eso,todavía estamos sorprendidos… y sentimos que personas como Marcos tienen el dono de la persistencia y del amor incondicionado.
De vuelta al cantero, finalmente lo completamos con flores, comunes plantas comestible, gengibre y cúrcuma (también guardamos unas semillas que esperamos poder traeros). Hay que decir que mientras estabamos en eso, pasaron muchos toxicómanos relacionandose con curiosidad y respecto. Pues, os dejamos con las palabras de Pedro: “trabajar con la tierra es como lavar la sangre de todas personas que murieron por ella, es energía, es un acto de purificación”.

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Compostagem em Morada da Floresta

[ita] Lo scorso martedì in una delle tante fermate della metropolitana abbiamo recuperato Joaquim Moura, che finalmente conosciamo di persona, e ci siamo diretti verso Morada da Floresta per parlare di compostaggio. Accolti da Marina e Francisco, conosciamo Claudio Spinola, che ci racconta del suo posto, dicendo che tutto ebbe inizio una decina d’anni fa quando portò a São Paulo una pianta dall’Amazzonia. Questa necessitava di un fertilizzante e così ebbe l’idea di trasformare i residui organici in materia organica. Oggi la bella casa, decorata dai mosaici della moglie Paula, oltre ad essere un esempio di semi-permacultura urbana con un grosso impianto di raccolta dell’acqua (lì fu tenuto il primo seminario paulista sull’argomento), è anche una ONG ed un sogno diventato realtà in attività. Ossia un luogo che si è trasformato negli anni per adattarsi alle esigenze di una famiglia e dei propri gusti. Infatti fare il compost è diventato il mestiere di Claudio, che l’anno scorso è stato ingaggiato per un progetto municipale per portare 2000 kit di compostaggio nelle case della città… nonostante la richiesta di 10.000. Durante la visita ci ha mostrato come funziona il vermicompostagem, una compostiera a quattro stadi con l’aiuto dei vermi minhioca, dimostrando che riciclare l’organico è fattibile ed auspicabile nelle aree urbane – anche nei piccoli spazi domestici, senza ingombro né odori. Inoltre non necessita di molto tempo: 60 giorni circa per ottenere i primi risultati.

[eng] Last Tuesday in one of the many metro stations we finally met Joaquim Moura, and we went together to Morada da Floresta to talk about composting. We were received by Marina and Francisco, who introduced us to Claudio Spinola to speak about his place. He told us that everything started some ten years ago when he brought an Amazonian plant back to São Paulo. This needed a fertilizer and that’s how he got the idea of making organic residues into organic matter. Today his beautiful house, decorated by mosaics made by his wife Paula, other than being an example of urban semi-permaculture with a great water collection system (the first Paulista seminar on the topic was held there), is also an NGO and a dream come true. That is to say a house that transformed throughout the years to adapt to a family’s necessities and tastes. In fact making compost became Claudio’s job, who last year was engaged in a municipal project to provide 2000 composting kits to the city’s houses… even though more than 10.000 people applied. During our visit he showed us how vermicompostagem works, a four-phase composting helped by minhioca worms, proving that recycling organic matter is something that can be done and hoped for in urban areas – even in small domestic spaces, without obstacles nor smell. Besides it doesn’t need too much time: more or less 60 days to see the results.

[esp] El martes pasado finalmente encontramos Joaquim Moura en una estación del metro para ir a Morada da Floresta y hablar de compostaje. Acogidos por Marina y Francisco, conocimos a Claudio Spínola, quien nos habló de su lugar, contandonos que todo empezó unos diez anos atrás cuando regresó a São Paulo con una planta de las Amazonas. Ella necesitaba de un fertilizante y así tuvo la idea de transformar sus resíduos orgánicos en meteria orgánica. Hoy su casa bonita, decorada con los mosaicos hechos por su mujer Paula, no solo es un ejemplo de semi-permacultura urbana con un gran sistema de recogida del agua (allí se hizo el primer seminario paulista sobre el argumento), sino también una ONG y un sueño en la realidad. Es decir una casa que ha cambiado en los años para agradecer las necesitades y los gustos de una familia. En efecto hacer compost se volvió en el trabajo de Claudio, quien el año pasado fue contactado por un proyecto municipal para colocar 2000 kit de compostaje en las casas de la ciudad… no obstante los 10.000 pedidos. Durante nuestra visita nos mostró como funciona el vermicompostagem, compostaje de cuatro fases ayudado por los gusanos minhioca, demonstrando que reciclar el orgánico se puede hacer y se desea en las areas urbanas – aun en lugares pequeños, sin obstáculos ni olor. Además no necesita de mucho tiempo: unos 60 días para ver los resultados.

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[ita] Anche qui abbiamo partecipato al mutirão, preparando il terriccio per le mudas ovvero “piantine”: mischiando sabbia, terra ed il compost creato in Morada da Floresta. Alcuni giovani ragazzi della ngo, come Leopoldo che ha lasciato il suo posto nelle grandi compagnie per lavorare ‘a contatto con la natura’, ci hanno fatto assaggiare altre piante non convenzionali incluso un fiore giallo piccante ed anestetizzante per il palato. Di sottofondo c’era della musica ambient, e dopo gli sforzi abbiamo condiviso un gustoso pasto per metà composto da panc. Tutto si è svolto nella penombra della vegetazione della casa, da cui deriva effettivamente il nome “casa della foresta”.
Siamo stati lì perché da qualche tempo pratichiamo il compostaggio e vorremmo, attraverso altri esempi, invitare sempre più persone a questa pratica quotidiana. Per le questioni più tecniche riguardanti le fasi del compostaggio, i benefici e la necessità di questo processo naturale nelle aree urbane ci rivolgiamo al mestre Joaquim Moura, del quale siamo attualmente ospiti…

[eng] Here too we participated in the mutirão, making soil for the mudas “seedlings”: mixing sand, soil and compost made in Morada da Floresta. Some young people of the NGO, like Leopoldo who quit his job for big companies to work ‘in contact with nature’, made us taste more non-conventional plants as a yellow spicy flower with a paralyzing effect for the palate. Ambient music in the background, and after the effort we shared a tasty lunch half made with panc. All this under the shade of the house’s vegetation, from which the name actually derives “house of the forest”.
We went there as we’ve been also practicing composting and we’d like, through other examples, to invite more people to this daily practice. For more technical questions regarding composting phases, its benefits and the necessity of such natural process in urban areas we address the mestre Joaquim Moura, who is currently hosting us…

[esp] Aquí también participamos en el mutirão, haciendo la tierra para las mudas “plantitas”: mezclando arena, tierra y compost hecho en Morada da Floresta. Algunos jóvenes de la ONG, como Leopoldo que dejó su trabajo en las grandes compañías para trabajar ‘más en contacto con la naturaleza’, nos hicieron probar otras plantas non convencionales incluso una flor amarilla picante con efecto paralizante por el paladar. La música ambient estaba en el aire, y tras los esfuerzos condividimos una buena comida medio preparada con panc. Todo esto bajo la sombra de la vegetación de la casa, de la que deriva el nombre “casa de la floresta”.
Fuimos allí porque nosotros también desde hace poco practicamos el compostaje y queremos, a través otros ejemplos, invitar más personas a esta acción diaria. Para las cuestiones más técnicas de las fases de compostaje, sus beneficios y la necesidad de este proceso natural nos dirigimos al mestre Joaquim Moura, quien de momento nos está alojando…

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Horta das Corujas, anarquia verde

[ita] E così, la settimana si sta per concludere, la nostra visita a São Paulo è terminata e abbiamo un mucchio di cose da raccontarvi… febbraio 2016 è iniziato visitando Horta das Corujas. Siamo stati con Mari di Horta CCSP (di cui vi abbiamo scritto la volta precedente) che gentilmente ci ha presentati a Claudia Visoni, colei che gestisce il tutto. Lei, giornalista ed ex-consigliera ambientale del quartiere, ha fatto una scelta di vita e per il futuro: occupare una parte di un parco abbandonato per iniziare a piantarci. Questo luogo selvaggio nella grande zona di Vila Madalena è il primo orto comunitario di São Paulo, oltre ad essere il pioniere della compostiera comunitaria per il vicinato. Questa è stata recuperata e rivitalizzata per dare da mangiare alle piante che pian piano hanno ripopolato l’ambiente. 

[eng] So the week is about to finish, our visit in São Paulo’s ended and we have a loooot to tell you… February 2016 started at Horta das Corujas. We went there with Mari from Horta CCSP (whom we talked about in our previous post), who kindly introduced us to Claudia Visoni. Journalist and ex local environmental councillor, she made a choice for life and for the future: occupy a park’s abandoned area to start planting in it. This wild place in the big suburb of Vila Madalena is the first community garden in São Paulo, besides being a pioneer in community composting for the neighbourhood. This was recovered and revitalised to provide nutrition for the plants that have slowly repopulated the space. 

[esp] Así la semana está por terminar, nuestra visita en São Paulo se acabó y tenemos muchísimas cosas por contaros… febrero 2016 empezó en la Horta das Corujas. Fuímos allí con Mari de Horta CCSP (de quien ya hablamos en el post previo), quien nos presentó a Claudia Visoni. Ella, periodista y ex-consejera al medio ambiente del barrio, ha elegido para la vida y el futuro: ocupar una parte abandonada de un parque para empezar plantar. Este lugar salvaje en la grande zona de Vila Madalena es la primera huerta comunitaria en São Paulo, a parte de ser pionera de la compostera comunitaria del vecindario. Esta se recuperó y revitalizó para dar de comer a las muchas plantas que lentamente han populado de nuevo el ambiente. 

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[ita] Passeggiando assieme a Claudia per la fitta e densa vegetazione dell’orto, ci racconta di un progetto anarchico mirato alla rigenerazione della biodiversità. Siamo nel 2012 quando un gruppo di coltivatori amatoriali si riunisce in città per parlare di agricoltura urbana. Dopo alcuni incontri, qualcuno dice “piantiamo in Vila Beatriz!” ed eccoci qui. Nonostante l’occupazione e l’assenza di un permesso formale, la horta è sicura grazie a parecchi sostenitori alle spalle. Un aspetto interessante di questo posto è appunto la mancanza di regole precise, effettivamente ciò che ci ha colpito a primo impatto è che più di un orto, sembra una mini foresta tropicale. 

[eng] Together with Claudia we walk through the garden’s thick vegetation, while she tells us of an anarchic project for the regeneration of biodiversity. It’s 2012 when a group of urban agriculture amateurs meet up in the city, until one day someone says “let’s plant in Vila Beatriz!” and here we are. Despite its occupation and the absence of a formal authorisation, the horta is safe as it’s backed by many supporters. An interesting aspect of the place is actually the lack of precise rules, as a matter of fact what caught us at first was its appearance: rather than a garden, it looks like a mini tropical forest. 

[esp] Paseamos junto a Claudia a través de la densa vegetación de la huerta, mientras ella nos cuenta de un proyecto anárquico para la regeneración de la biodiversidad. Es el 2012 cuando un grupo de cultivadores amatoriales se reune en la ciudad para hablar de agricultura urbana. Después de algunos encuentros, alguien dice “¡Plantamos ya en Vila Beatriz!” y aquí estamos. No obstante la ocupación y la falta de un permiso formal, la horta está segura gracias a muchos apoyadores. Un aspecto interesante de este lugar es la absencia de reglas precisas, de hecho lo que nos atiró enseguida fue su aparencia: más que una horta, parece una mini floresta tropical.

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[ita] Da quando è nato ogni persona che si presta a piantare/coltivare lo fa senza un ordine specifico, secondo i propri gusti, rispettando un minimo di buon senso per la protezione dell’ambiente, ma soprattutto procurando specie native sia ornamentali sia commestibili… anche qui troviamo le endemiche ora pro nobis e taioba. Tuttavia un altro dei motivi dietro a questo tipo di coltivazione ‘disordinata’ è l’evitare che venga danneggiata o rubata. Chiaramente il disordine comporta pro e contro: Claudia ci dice che è come un “riabituarsi a vivere e condividere la cosa pubblica”, oggigiorno sempre più privatizzata. 

[eng] Since it was born every person plants/cultivates without a specific order, according to their taste, respecting a little common sense to protect the environment, but most of all trying to find ornamental or edible native species… here too we find endemic ora pro nobis and taioba. However another reason behind chaotic cultivation is to avoid its damaging or theft. Of course this brings advantages and disadvantages: Claudia tells us it’s like “getting used again to living and sharing the commons”, nowadays increasingly privatised.

[esp] Desde cuando nació cada persona que se apresta a plantar/cultivar lo hace sin un orden específico, según sus gustos, respetando un poco de sentido común para la protección del medio ambiente, pero sobre todo intentando procurar plantas nativas ornamentales y alimentarias… aquí también encontramos las endémicas ora pro nobistaioba. De todos modos, otra razón para la cultivación desordenada es evitar la destrucción y el robo. Por supuesto hay ventajas y desventajas: Claudia nos dice que es como “acostumbrarse de nuevo a vivir y condividir la cosa pública”, actualmente cada vez más privatizada. 

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[ita] Di fatti quest’horta, inserita in uno spazio pubblico quale il parco, ha un doppio valore: da una parte permette di coltivare cibo sano per uso personale, dall’altra da una forte spinta educativa come luogo aperto dove chiunque può entrare o per cogliere o per imparare, da autodidatta e attraverso i laboratori organizzati di tanto in tanto, che coltivare in città è possibile. In nostra presenza, per esempio, sono entrati bambini, adulti ed un padre che insegnava al figlio ad innaffiare le piante; noi stessi abbiamo preso un paio di melanzane, fagioli e menta. 

[eng] Actually this horta, inserted in a public space like the park, has a double value: on the one hand it allows to grow healthy food for personal use, on the other one it gives a strong educational input as it is an open place where anyone may go to pick or learn, on their own or through organised workshops, that cultivating in the city is possible. While we were there, for example, people popped in: kids, adults, a father who was teaching his child to water plants; we ourselves took a couple of eggplants, beans and mint. 

[esp] De hecho la horta, colocada en un espacio público como el parque, tiene una doble valenza: por un lado permite la cultivación de productos sanos para uso personal, por otro lado da una fuerte carga educativa como lugar abierto donde cualquiera puede coger o aprender, solo y a través de los talleres organizados, que cultivar en la ciudad es posible. Mientras estabamos allí, por ejemplo, llegarón niños, adultos y un padre que enseñaba a su hijo como regar las plantas; nosotros también cogimos un par de berenjenas, frijoles y menta.

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[ita] Dopo averci mostrato anche il sistema di raccolta dell’acqua (come en Praça da Nascente, hanno trovato le sorgenti) e le casette per le api sotto i banani, Claudia ha completato il suo pomeriggio lasciandoci a godere del labirinto verde attorno a noi. Trovandoci soli ci siamo messi a rastrellare, fotografare, osservare ed odorare piante mai viste… così, oltre a ribadire la nostra gratitudine per le esperienze che ci stanno capitando, ci teniamo a sottolineare alcuni fili conduttori:

  • rimmettere nell’ambiente le abelhas sem ferrão “api senza pungiglione”, a questo proposito segnaliamo il collettivo Resgate impegnato nella protezione delle api native;
  • raccogliere l’acqua e allo stesso tempo scacciare la zanzara denghe, tramite laghetti dove le uova possano essere mangiate dai pesci (lebistes);
  • politica interna orizzontale; 
  • avere il giorno di mutirão aperto a tutti per abbassare il peso della manutenzione e per creare una rete di contatti per l’incontro sociale e lo scambio di conoscenze. 

[eng] After having showed us the water collection system (likewise in Praça da Nascente, they found some headwaters) and all hives under the bananas, Claudia completed her afternoon leaving us to enjoy the green labyrinth around us. Once alone we began raking, photographing, observing and smelling plants never seen before… thus, besides repeating our gratitude for the experiences happening to us, we’re keen to underline some leitmotivs: 

  • bringing back abelhas sem ferrão “stingless bees”, for the matter we point out collective Resgate engaged in native bees’ protection;
  • water collection that sends away the dengue mosquito, through ponds where the eggs are eaten by fish (lebistes);
  • internal horizontal policy;
  • the open day mutirão to lower the maintenance load and create a contacts web for social gathering and knowledge exchange. 

[esp] Después de habernos enseñado el sistema de recogida del agua (como en Praça da Nascente, encontraron las cabeceras) y las colmenas bajo las bananeras, Claudia terminó su tarde dejandonos a gozar de ese laberinto verde. Una vez solos empezamos a rastrillar, fotografar, observar y oler plantas nunca vistas antes… así, a parte de agradecer otra vez por las experiencias que estamos vivendo, queremos subrayar algunos puntos comunes:

  • reintroducir las abelhas sem ferrão “abejas que no pican”, a este propósito os sugerimos el colectivo Resgate empeñado en la protección de abejas nativas; 
  • recoger agua y al mismo tiempo alejar el mosquito dengue, a través de estanques donde los huevos vienen comidos por peces (lebistes);
  • política interna horizontal;
  • el día de mutirão para reducir el peso de la manutención y crear una red de contactos para encuentros sociales e intercambio de conocimientos.

[ita] Ci convinciamo sempre di più che coltivare anche IN e LA città è fattibile, anzi pare la prospettiva di vita migliore, considerato che la maggior parte della popolazione mondiale oggi vive in aree urbane. Continuiamo a ricercare…

[eng] We’re more and more convinced that cultivating also IN and THE city can be done, actually it seems the best life perspective, considered that today the majority of the world population lives in cities. We keep researching…

[esp] Nos convencemos más que cultivar también EN y LA ciudad se puede, además que parece la perpectiva de vida mejor, visto que hoy la mayoría de la populación mundial vive en las ciudades. Seguimos investigando…

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Cultivando a cidade – mutirão na Horta CCSP

[ita] La domenica passata abbiamo partecipato al nostro secondo mutirão. Questa parola, che stiamo apprezziando molto, è di origine guaraní e significa un gruppo di persone che si incontrano per svolgere un compito importante per la comunità, senza gerarchie e spesso accompagnati/e da musica e cibo. Quello dell’Horta do Centro Cultural de São Paulo è stato per noi una grande spiegazione dal vivo.

[eng] Last Sunday we participated in our second mutirão. The word, which we are really appreciating, has Guarani origins and means a group of people who meet to accomplish an important task for the community – without hierarchies, often accompanied by food and music. The one at Horta do Centro Cultural de São Paulo was a great live explanation.

[esp] El domingo pasado participamos en nuestro segundo mutirão. Esta palabra, que estamos apreciando mucho, es de origen guaraní y significa un grupo de personas que se encuentran para acontecer una tarea importante para la comunidad, sin hierarquías y acompañado/as a menudo por música y comida. Eso en la Horta do Centro Cultural de São Paulo fue una buenísima explicación en vivo.

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[ita] L’orto CCSP da quasi tre anni porta avanti attività di agroecologia metropolitana a scopo educativo. Un laboratorio all’aria aperta dove poter osservare-imparare-coltivare-cogliere varie tecniche di agricoltura urbana in uno dei punti più strategici della città – il tetto del Centro Culturale! Ebbene sì, gente, un orto piantato in un giardino da passeggio! Su un tetto! Il collettivo che lo ha lanciato è stato il nostro primo contatto ufficiale: grazie all’instancabile Lana, abbiamo uno speciale punto di riferimento e veniamo accolti/e a braccia aperte da varie persone, come la simpatica Mariana. Siamo stati invitati a parlare di Echoes of Ecologies durante la giornata dei lavori comuni, organizzata ogni due settimane. Bastava portare un po’ di cibo per il picnic e tanta voglia di fare e capire. Lana ci ha mostrato passo per passo l’ecosistema che stanno generando: le persone creano l’habitat per due arnie di api native senza pungiglione (jataí e mirim droryana), che impollinano le piante alimentari, medicinali e i fiori scaccia insetti – innaffiati con l’acqua piovana raccolta – per usarli poi come fertilizzante e materia di compostaggio.

[eng] The CCSP garden for almost three years has been carrying out metropolitan agroecology with educational purposes. An open air laboratory to observe-learn-cultivate-pick various techniques of urban agriculture in one of the city’s most strategic points – the Cultural Centre’s roof! Right on, people, a garden planted on a roof! The collective who founded it was our first official contact: thanks to energetic Lana, we have a very special reference point and we have been received with open arms by many nice people, like smiling Mariana. We were invited to talk about Echoes of Ecologies during the communal works’ day, organised every fortnight. We only needed some food for the pic-nic and much will to do and understand. Lana showed us the ecosystem that they’ve been generating: people create a habitat with two hives of stingless native bees (jataí and mirim droryana), which pollinate the edible and medicinal plants + insect repelling flowers – watered with collected rain water – to use them as fertilizer and composting material.

[esp] La horta CCSP desde hace casi tres años está realizando actividades de agroecología metropolitana con objetivos educativos. Un laboratorio al aire abierto para observar-aprender-cultivar-tomar varias técnicas de agricultura urbana en uno de los lugares mas estratégicos de la ciudad – ¡el techo del Centro Cultural! ¡Qué si, una horta plantada en un jardín de paseo sobre un techo! El colectivo que la fundó fue nuestro primer contacto oficial: gracias a la enérgica Lana, tenemos una referencia muy especial y somos recibidos calorosamente por mucha gente amable, cómo Mariana. Fuímos invitados a hablar sobre Echoes of Ecologies en el día de trabajos comunes, organizado cada dos semanas. Solo necesitabamos de un poco de comida para el pic-nic y de muchas ganas de hacer y comprender. Lana nos enseñó el ecosistema que están generando: las personas crean un habitat con dos colmenas de avejas nativas que no pican (jataí y mirim droryana), que polinizan las plantas comestibles, medicinales y las flores insecto-repelente – regadas con el agua de lluvia recogida – para usarlas como fertilizante y material de compostaje.

[ita] Tra le varie tecniche adottate vi segnaliamo:
– la coltivazione Hügelkultur, particolarmente adatta a terreni poco profondi o per coltivazioni in terrazza;
– il sistema di raccolta dell’acqua piovana attraverso una casetta in bambù, dotata di grondaie e quattro cisterne;
– favorire la biodiversità con i pancplantas alimentícias não convencionais “piante alimentari non convenzionali”, già presentate in Praça da Nascente, qui sperimentate con i nasturzi. Di fatti, le piante convenzionali sono quelle d’origine europea, le quali purtroppo hanno messo in ombra quelle native – ultimamente però c’è una riscoperta di questo tipo d’alimentazione autoctona;
– la compostiera verticale in legno a tre fasi: raccomandiamo che i residui organici vengano buttati solo durante la prima fase e ben coperti con della paglia o fogliame secco – le altre fasi sono di trasformazione;
– tecniche di drenaggio e annaffiatura, per le aree semi-aride, con dei tubi fini che passano vicino alle radici delle piante.

[eng] Among various adopted techniques we point out:
– cultivation according to Hügelkultur, particularly useful in dry soils and terraces;
– the rain water collecting system, through a little bamboo house, with drainpipes and four cisterns;
– favouring biodiversity with panc: plantas alimentícias não convencionais “non-conventional edible plants”, already discovered in Praça da Nascente, here experimented with nasturtiums. As a matter of fact, conventional plants are those of European origin, which unfortunately overshadowed the native ones – lately though there has been a revival of this kind of autochthonous nutrition;
– wooden vertical composting in three phases: we were recommended to put organic residues only in the first phase and then cover them with hay or dry leaves – the other phases are for the transformation;
– draining and watering techniques, for semi-arid areas, with thin pipes that go along the plants’ roots.

[esp] Entre varias técnicas aprendidas os contamos:
– la cultivación según Hügelkultur, muy útil en terrenos secos y terrazas;
– el sistema de recogida del agua de lluvia, a través de una casita en bambú, con cañería y cuatro cisternas;
– favorecer biodiversidad con las panc: plantas alimentícias não convencionais “plantas alimentares non convencionales”, ya presentadas en Praça da Nascente, aquí experimentadas con las capuchinas. De hecho, las plantas convencionales son esas de origen europeo, que desafortunadamente asombraron a las nativas, aunque recentemente hay un rescate de este tipo de alimentación autóctona;
– la compostera vertical en madera, en tres fases: nos recomendaron de poner los resíduos orgánicos solo en la primera fase y después cubrirlos con paja o hojas secas – las otras fases son de transformación;
– técnicas de drenaje e irrigación, para areas semi-aridas, con tuberías fines que pasan cerca de las raíces de las plantas.

[ita] Il discorso sul nostro progetto è stato emozionante e molto fruttuoso per creare nuovi contatti per le prossime visite pauliste. Ringraziamo tutt* per aver risposto alle nostre mille domande e gli auguriamo che il loro lavoro venga sempre ricompensato. Ora sappiamo che, come tante attività del CCSP, anche l’orto è nato in maniera spontanea veicolato dalla rete di scambio virtuale Hortolões Urbanos. Il collettivo ha un contratto rinnovabile e gratuito, e, l’anno scorso, grazie ad un finanziamento, è riuscito ad organizzare tantissime iniziative che ora attirano sempre più volontari/e.
In questa giornata abbiamo realmente sentito cosa vuol dire lavorare insieme per un bene comune e abbiamo visto che l’agroecologia è possibile in qualsiasi tipo di spazio: basta volerlo! Siamo fieri/e di aver contribuito al cerchio vitale dell’Horta do Centro Cultural de São Paulo.

[eng] Our project’s talk was exciting and very fruitful for future contacts. We wish to thank everybody for having replied to a thousand questions and we hope that their job will always be rewarded. Now we know that, likewise many initiatives at CCSP, the garden was born spontaneously through the virtual group of Hortolões Urbanos. The collective has a free renewable contract and, last year, thanks to a grant, it managed to organise many activities that now attract even more volunteers.
On this day we really felt what it means to work together for a common goal and we saw that agroecology is possible in any kind of space: one just has to want it! We are proud to have contributed to the vital circle of Horta do Centro Cultural de São Paulo.

[esp] El discurso sobre nuestro proyecto fue una emoción y esencial para los contactos de las visitas futuras. Ahora sabemos que, como para otras iniciativas en el CCSP, la horta nació de manera espontánea a través de la red virtual de Hortolões Urbanos. El colectivo tiene un contracto gratuito y renovable, y, el año pasado, gracias a una financiación, aconteció organizar muchas actividades que hoy atraen más voluntario/as.
En ese día sentimos de verdad lo que significa trabajar junto para un objetivo común y vimos que la agroecología es posible en cualquier tipo de espacio: ¡solo hay que quererlo! Estamos orgulloso/as de haber contribuido en el círculo vital de la Horta do Centro Cultural de São Paulo.

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Praça da Nascente

[ita] Il pomeriggio del 30 gennaio ci è stato suggerito di andare a visitare il mutirão di Praça da Nascente. Abbiamo pensato di camminare_ci siamo persi_ci siamo arresi alla metro_ci siamo ripersi, finché una coppia di paulistas (abitanti di São Paulo) ci ha dato un passaggio in macchina…! È stato bello sentire la loro gentilezza e spontaneità, come quella di tutte le persone che stiamo incontrando in questi giorni. Arrivati alla Praça, la gente del collettivo Ocupe&Abrace “occupa e abbraccia” stava già lavorando e dialogando per rigenerare quanto distrutto da qualcuno che evidentemente non conosce il valore del luogo.

[eng] On the afternoon of 30th January we were suggested to visit the mutirão of Praça da Nascente. We thought about walking_we got lost_we surrendered to the subway_we got lost again, until a couple of paulistas (inhabitants of São Paulo) gave us a ride in their car…! It was good to feel their kindness and spontaneity, as for all the people we have met so far. Once at the Praça, the people from collective Ocupe&Abrace “occupy and hug” were already working and dialoguing to regenerate what had been destroyed by somebody who apparently doesn’t know the value of the place.

[esp] En la tarde del 30 de enero nos sugerieron de visitar el mutirão de Praça da Nascente. Pensamos en caminar_nos perdimos_nos rendimos a la metro_nos perdimos de nuevo, hasta que una pareja de paulistas (habitantes de São Paulo) nos llevó con su coche…! Fue lindo sentir su amabilidad y espontaneidad, así como la de toda la gente que hemos encontrado hasta ahora. Una vez en la Praça, las personas del colectivo Ocupe&Abrace “ocupa y abraza” ya estaban trabajando y dialogando para regenerar lo que había sido destruido por alguien que por lo visto no conoce el valor de este lugar.

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[ita] La piazza, che in verità è un’oasi verde nella zona Pompeia traumatizzata dalla speculazione edilizia, è importante soprattutto perché lì son state ritrovate le nascentes “sorgenti” del fiume Agua Preta “acqua nera” e recuperate attraverso un pozzo. Il collettivo di volontari che l’hanno salvata dall’abbandono ha rivitalizzato un laghetto, pieno di pesciolini rossi che mangiano le uova della temuta zanzara denghe, e ideato un sistema di raccolta dell’acqua utilizzata per innaffiare, creando un vero e proprio ecosistema. Infatti, come ci racconta con entusiasmo Rosara, la Praça da Nascente è dal 2013 un punto di incontro per moltissimi collettivi interessati al recupero del suo ambiente naturale.

[eng] The square, which is actually a green oasis in the Pompeia zone traumatized by construction speculation, is especially important because of the nascentes “headwaters” of the river Agua Preta “black river”, which were found again and collected through a well. The collective of volunteers who saved it from abandonment has revitalized a small lake, full of goldfish that eat the eggs of the dreaded dengue mosquito, devised a system to gather water used to water plants, thus creating a real ecosystem. In fact, as Rosara enthusiastically tells us, since 2013 Praça da Nascente is a melting pot for many collectives interested in recovering its natural environment.

[esp] La plaza, que en realidad es un oasis verde en la zona Pompeia traumatizada por la especulación edil, es especialmente importante ya que aquí fueron descubiertas las nascentes “fuentes” del río Agua Preta “agua nera” y recuperadas a través de una cacimba “pozo”. El colectivo de voluntarios que la ha salvado del abandono ha revitalizado un pequeño lago, lleno de peces que comen los huevos del temido mosquito dengue, ideando un sistema de recogida del agua para regar, creando en este modo un verdadero ecosistema. De hecho, como nos dice con entusiasmo Rosara, la Praça da Nascente desde 2013 es un lugar de encuentro para muchos colectivos interesados en recuperar su ambiente natural.

[ita] Insieme a Mariana, una volontaria dell’Horta CCSP, percorriamo un percorso a chiocciola per visitare le varie iniziative della piazza-parco. Rosara ci mostra le nuove panchine fatte con materiale riciclato e quelle recuperate per permettere ai senzatetto di dormire, l’orto, la raccolta dell’acqua, fino ad un grande masso vulcanico dove l’attività di Cerrado Infinito sta creando un habitat di flora e fauna endemica. Giunti in cima, si uniscono Adriana ed altre signore per parlarci di come il posto sia essenziale per esprimere il potere cittadino, e per immaginare la convivenza nei luoghi pubblici in modo più socievole. Creare un dialogo con la prefeitura non è stato facile, ma alla fine si è ottenuto, ed alcuni risultati, anche se lenti, si vedono…

[eng] Together with Mariana, a volunteer from Horta CCSP, we covered a spiral path to visit all the initiatives in the square-park. Rosara shows us the new benches made with recycled material and the restored ones to allow homeless people to sleep, the garden, the water gathering system, till a big volcanic bedrock where Cerrado Infinito‘s activity is recreating a Brazilian endemic habitat. At the peak, we met with Adriana and other women who told us how the place is essential for citizens’ power, and to imagine more social ways to co-inhabit public spaces. Creating a dialogue with the prefeitura (council) wasn’t easy, although eventually possible, so some results, even slowly, are now visible…

[esp] Junto a Mariana, una voluntaria de la Horta CCSP, percurrimos un sendero a espiral para visitar todas las inciativas de la plaza-parque. Rosara nos enseña los bancos hechos con material reciclado y los recuperados para permitir dormir a los sin techos, la huerta, la recogida del agua, hasta una roca volcánica donde la actividad de Cerrado Infinito está recreando un habitat brasilero endémico. A la cumbre, encontramos a Adriana y otras mujeres que nos explican como el lugar es esencial para el poder ciudadano, y para imaginar la convivencia en espacios públicos de manera más social. Crear un diálogo con la prefeitura no fue simple, pero al final se logró, y algunos resultados, aun lentos, ya se ven…

[ita] Intanto quello che più conta, dice Rosara, è che si son formati tanti movimenti interessati alla protezione e riscoperta dei fiumi di São Paulo. A questo proposito Mariana ci racconta un po’ della preoccupante situazione idrica in città. L’acqua appartiene e viene venduta da Sabesp, quindi siamo nel regno del privato, ma con la scarsità di pioggia legata al cambio climatico… i bacini sono vuoti. Oltre ad usare esplosivi per rialzare il livello dell’acqua affinché entri nei tubi che la distribuiscono, l’azienda non si occupa molto della loro manutenzione. Quindi l’acqua dai rubinetti non si beve se non filtrata, costa tanto e scarseggia…. tutto questo è sorprendente, considerato che ci troviamo in una zona tropicale e in una città che ha circa 300 corsi d’acqua sotterrati sotto l’asfalto.
Sicuramente approfondiremo l’argomento, dato che ci tocca tutti da vicino, nel frattempo OCCUPIAMO E ABBRACCIAMO questo mondo!

[eng] What’s most important, as Rosara says, is the birth of many movements now ineterested in the protection and discovery of São Paulo’s rivers. Adding to the topic, Mariana tells us a bit about the worrying hydric situation in the city. Water belongs and is sold by Sabesp, so we’re in the private realm, though due to rain scarcity linked to climate change… water basins are empty. Besides using bombs to raise the water level and let it flow in the pipes, the company doesn’t much care to maintain them properly. Therefore tap water isn’t drinkable if not filtered, it costs a lot and lacks a lot… this is surprising as we are in a tropical area and in a city with more than 300 water streams underneath the asphalt.
We’ll certainly delve into the topic, as it touches all of us, meanwhile let’s OCCUPY AND HUG this world!

[esp] Lo más importante, como dice Rosara, es la formación de muchos colectivos interesados en la protección de los ríos de São Paulo. A este propósito Mariana nos cuenta un poco sobre la preocupante situación hídrica en la ciudad. El agua pertenece y está vendida por Sabesp, entonces estamos en el reino del privado, pero como hay poca lluvia po el cambio climático… las cuencas están vacías. A parte de utilizar bombas para elevar el nivel del agua para entrar en las tuberías, la empresa no se preocupa mucho de cuidarlas bien. Entonces el agua del grifo no se puede beber si no está filtrada, costa mucho y falta mucho… esto es sorprendente, ya que estamos en una area tropical y en una ciudad con más de 300 ríos enterrado bajo el asfalto.
Por supuesto profundizaremos el tema, mientras tanto ¡OCUPAMOS Y ABRAZAMOS! este mundo!

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construimos o futuro

[ita] Cominciamo questo post ringraziando Lana, Mehl e Chris (e Amad) per averci accolto così calorosamente, come si farebbe con dei cari amici. Grazie per l’entusiasmo e per gli abraços 🙂
[eng] Let’s start this post by saying thanks to Lana, Mehl and Chris (and Amad) who greeted us as warmly as dear friends would have done. Thanks for the enthusiasm and for the hugs 🙂
[esp] Empezamos este post agradeciendo a Lana, Mehl y Chris (y Amad) por habernos recibido calorosamente, como habrían hecho uno/as amigo/as. Gracias por vuestro entusiasmo y por los abrazos 🙂

IMG_1578[ita] “Costruiamo il futuro,” sì, ma quale futuro? Dopo le prime giornate a São Paulo, vi raccontiamo perché siamo tornati a casa facendoci questa domanda.
[eng] “Building the future,” ok, but which one? After the first days in São Paulo, we’re going to tell you why we came home with this question.
[esp] “Costruimos el futuro,” si, ¿pero cual? Después de los primeros días en São Paulo, os contamos porque regresamos a casa con esta pregunta.

[ita] Se da un lato ci sono per noi delle novità sorprendenti, come l’immensità di questa città (e dei suoi ripidi saliscendi) e la sua intensa vegetazione, dall’altro lato alcune cose non cambiano neanche dall’altra parte del mondo – anzi per noi si accentuano. Sarà che ci troviamo in una metropoli… qui già dopo le prime 48h è evidente il contrasto tra due tipi di futuro: uno in mano alle multinazionali e l’altro mano nella mano con l’economia solidale.

[eng] On the one hand there are great surprises, such as the immensity of the city (and its steep roads) and its vegetation, on the other hand some things don’t change even on the other side of the world – they’re actually emphasised. Could it be that we’re in a metropolis… here, already after our first 48h, the contrast between two types of future is evident: one in the multinationals’ hands and another hand in hand with ethical economy.

[esp] Si por un lado hay algunas surprisas, como la inmensidad de la ciudad (y de sus avenidas empinadas) y de su vegetación, por otro lado hay algunas cosas que no cambian aun a otra parte del mundo – se acentúan más para nosotros. Puede que estamos en una metropolis… aquí, tras las primeras 48h, ya es evidente el contraste entre dos tipos de futuros: uno en mano a las multinacionales y otro que va de la mano con la economía solidaria.

[ita] Il 29 gennaio/janeiro abbiamo fatto la nostra prima visita ad un ipermercato, primo perché il supermercato carino-tendente-al-biologico vicino a casa costa troppo per le nostre tasche, secondo per confrontarlo con i vari mini markets e venditori ambulanti che costellano le strade del centro. Pensiamo che sia un ottimo modo per farsi un’idea dell’aria economica che tira in una nazione. Ecco, basti ad esempio che l’acqua negli scaffali (bene al momento ancor più prezioso, dato il grosso problema di scarsità d’acqua che sta toccando la città) appartiene a 3 giganti multinazionali – che producono anche la metà dei prodotti in vendita – e l’unica marca locale ha il prezzo più Alto. Usciti da lì, ci siamo imbattuti in un parco, che sarebbe stato un ottimo riparo dai 30 gradi che avevamo raggiunto, se non fosse stato chiuso e abbandonato. Il centralissimo Parque Augusta, secondo le nostre attuali informazioni, negli ultimi anni è stato oggetto di accese proteste cittadine contro la privatizzazione e la costruzione di metà della sua superficie. Ora giace transennato, graffittato e fitto come la jungla urbana in cui è nato. In effetti i suoi muri sono diventati anche abbastanza artistici, se la vediamo da un altro punto di vista…

[eng] On January/janeiro 29, for the first time, we ventured in a pretty big supermarket, first as the nice-sort-of-organic supermarket close to us was quite expensive, second to compare it with various off-licenses and street vendors. We reckon it’s a good way to get an idea of a nation’s economic situation. Suffice to say that water (which at the moment is even more precious, as the city is experiencing water scarcity problems) is owned by 3 multinational giants – that also produce half of the products on sale – and the only local brand was the one with the Highest price. Out of there we came across a park, which would have been perfect to rest from those 30 degrees if it hadn’t been closed and abandoned. Parque Augusta, according to our current information, has lately been in the middle of intense civil protests against privatisation and the building of half of its surface. Now it lies locked, graffited and thick as the urban jungle in which it was born. Actually, looking at things from another point of view, its walls have become quite artistic…

[esp] El 29 de enero/janeiro fuimos por primera vez a un ipermercado, primero porque el supermercado bonito-casi-orgánico costaba demasiado para nuestro bolsillo, segundo para confrontarlo con los mini-markets y vendedores callejeros. Pensamos que es un buen método para darse cuenta del tipo de economía que hay en una nación. Ya es decir que el agua (ahora aun más preciosa, como la ciudad está afectada por problemas de escasez) pertenece a 3 grandes multinacionales – que también poseen la mitad de los productos en venta – y la botella local tenía el precio Más caro. Fuera de allí encontramos un parque, que habría sido un buen reparo de los 30 grados si no hubiese estado cerrado y abandonado. El Parque Augusta, según nuestras informaciones actuales, en los últimos años ha sido el centro de muchas protestas ciudadanas contra la privatización y la construcción de la mitad de su espacio. Hoy se encuentra “asegurado”, grafitado y denso como la jungla urbana donde nació. Viendo la cosa desde otra perspectiva, sus muros se han vuelto bastante artísticos…

[ita] Così, dopo la mattinata tra le avenidas del mondo degli affari e del turismo a costo elevato – dove si continuano a costruire palazzoni per ospitare non si sa chi, mentre parecchia gente alloggia per strada come se niente fosse -, di pomeriggio grazie a Lana, la nostra simpatica guida, ci siamo rivolti all’Instituto Chão ovvero “istituto del suolo,” per iniziare a conoscere il mondo dell’economia solidale che tanto desideriamo esplorare e diffondere. Chão si trova in una zona nata come bohémienne ed il nome della strada, Rua Harmonia, è già una piacevole descrizione dell’atmosfera del luogo. Lì abbiamo comprato le nostre prime verdure e frutti locali e goduto di un buon caffé colao brasileiro, salatini e birra artigianale. Tutto questo ci è costato 40 reais, cioè €9. Ma il bello è che il vero prezzo totale era di 30 reais, €6, e quel costo aggiunto faceva parte della filosofia dell’economia solidale che sta dietro all’Instituto. Infatti quei soldi sono un’offerta per il mantenimento del posto così com’è: un bar, ortofrutta, negozio di ceramiche, cibo, bevande e saponi artigianali che forma un’organizzazione senza scopo di lucro, dove trovano spazio i valori della solidarietà e della produzione a basso impatto. Siamo contenti di dirvi che il denaro guadagnato dalla vendita di frutta e verdura va interamente ai produttori locali.

[eng] So, after the morning spent among business and high-cost tourism avenidas – where concrete mega buildings are built for who knows who while many people sleep in the street like nothing at all -, in the afternoon, thanks to our kind guide Lana, we decided to visit Instituto Chão that is “the ground institute,” to begin getting to know the world of ethical economy that we so wish to explore and recount. Chão is situated in a bohemian born area and the name of the street, Rua Harmonia, already tells a lot about the atmosphere of the place. There we bought our first local vegetables and fruit, enjoyed Brazilian colao coffee, handmade crackers and beer. All this costed us 40 reais that is €9. The best part though is that the actual price was 30 reais, €6, and the added cost was the symbol of the “solidarity economy”: the ethical philosophy of the Instituto. In fact, that money was an offer for the place maintenance as it is: a cafe, fruit&vegetables place, hand-crafted ceramic, food, drinks and soap shop, which forms a nonprofit organisation based on the values of solidarity and low impact production. We’re happy to say that what’s earned from the fruit&veggies’ sale goes entirely to the local producers.

[esp] Así, tras la mañana transcurrida en las avenidas de los negocios y del turismo a costo elevado – donde se construyen super edificios para no se sabe quien mientras demasiada gente duerme por las calles – por la tarde, gracias a nuestra buena guía Lana, decidimos vistar el Instituto Chão o sea “instituto del suelo”, para empezar a explorar y difundir la economía solidaria que tanto deseamos. Chão se situa en una zona nacida como bohemia y el nombre de la calle, Rua Harmonia, ya nos dice mucho sobre la atmósfera de este lugar. Allí compramos nuestras primeras fruta y verdura local, gozando de un buen café colao, crackers y cerveza artesanal. Todo esto nos costó 40 reais o sea €9. Pero lo mejor es que el precio real era de 30 reais, €6, y el coste añadido era para la filosofía de la economía solidaria del Instituto. Es decir una oferta para mantener el lugar así como está: un bar, un espacio para fruta&verdura local, cerámica, comida, bebida y jabones artesanales, que forma una organización no lucrativa donde se encuentran los valores de la solidaridad y de la producción a bajo coste. Somos felices de escribir que el dinero ganado de la venta de fruta y verdura va interamente a los productores locales.

[ita] Allora, quale futuro costruire? Di sicuro, dopo queste prime esperienze, siamo maggiormente convinti che questo progetto ci aiuterà a rispondere a questa domanda. Nel frattempo noi ci accodiamo a quello che dicono una serie di posters sparsi per la città Mais Amor por favor, “più amore per favore”…

[eng] Then, which future to build? Certainly, after these first experiences, we’re even more convinced that this project will help us answering this question. Meanwhile, we swing along what some street posters say around the city Mais Amor por favor, “more love please”…

[esp] Entonces, ¿cual futuro construir? Después de estas primeras experiencias, estamos aun más convencido/as de que este proyecto nos ayudará a responder a esta pregunta. Mientras tanto estamos de acuerdo con algunos posters de la ciudad que dicen Mais Amor por favor… se entiende 😉

Muito bom dia Brasil!

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La vista dalla finestra della nostra nuova casa, per i prossimi giorni… bom dia São Paulo e che il viaggio di Echoes of Ecologies abbia inizio! Prima però… dobbiamo riposare 🙂 / The view from our new house, for the next few days… boooom dia São Paulo and let Echoes of Ecologies’ travels begin! First though… we gotta get some sleep 😉 / La vista desde la ventana de nuestra nueva casa, para los próximos días… muito bom dia São Paulo y que el viaje de Echoes of Ecologies empieze! Pero antes… reposamos un rato 😀

raccolta fondi – crowdfunding – financiación colectiva

echoes funding

La partenza è in arrivo, ci aspetta un lungo e crediamo fruttuoso percorso che sarà possibile anche grazie ad ogni vostro piccolo-grande contributo! / We are almost ready to go, a long and, we believe, fruitful path is waiting for us and it will be possible also because of your little-big contribution! / Estamos por partir, enfrente tenemos un largo y, creemos, fructífero camino que será posible también gracias a cada vuestra pequeña-grande donación! 

Per qualsiasi domanda scriveteci a / For any inquiry you can write to us / para cualquier pregunta escriban a: echoesofecologies@inventati.org

Questi sono i semplici passi da seguire per la donazione, spiegati in lingua italiana:

Cliccate sull’immagine in alto a sinistra che vi porterà al sito della nostra raccolta fondi.
Premendo il tasto rosa CONTRIBUTE NOW apriamo una pagina in inglese dove si può inserire la cifra da donare nel quadrato al centro in nero. Scendendo più giù ci viene chiesto di inserire un nostro contatto per il pagamento, o attraverso facebook (tasto sinistro) o inserendo la propria email (tasto destro). Bisogna poi ricordare di togliere la spunta alla casellina “
Receive Indiegogo’s weekly newsletter ” in modo da non ricevere la pubblicità.
Dopo premiamo di nuovo il tasto rosa in basso a destra CONTINUE TO PAYMENT per andare avanti e il sito ci apre un’altra pagina con il resoconto del pagamento, quindi premiamo ancora il tasto rosa GO TO PAYPAL.
A questo punto siamo nella pagina dell’inserimento dati e lì dal secondo rettangolino in alto con scritto ” 
Your language ” possiamo selezionare l’italiano per la traduzione. Digitiamo i dati e avviamo il pagamento dal tastino giallo in basso.

Come potrete vedere dal sito della raccolta fondi per ogni quota abbiamo previsto dei regalini per voi! Vi ringraziamo per il vostro aiuto e la vostra fiducia in noi.

thank you – grazie – gracias

thanks for all your energy and the encouragement we’ve received so far / grazie per tutta l’energia e l’incoraggiamento ricevuti finora / gracias para la energía y la animación recibidas hasta ahora.

we want to share this song that Grupo Ecologista Cuñá Pirú sent us/ vogliamo condividere questa canzone con voi / queremos compartir esta canción con vosotro/as. PARA EL QUE MIRA SIN VER.

Para el que mira sin ver
La tierra es tierra nomás
Nada le dice la pampa
Ni el arroyo, ni el sauzal

Pero la pampa es guitarra
Que tiene un hondo cantar
Hay que escucharla de adentro
Donde nace el manantial

En el silbo de los montes
Lecciones toma el zorzal
El cardo es como un pañuelo
Dice adiós y no se va

Campo adentro y cielo limpio
Cha’ que es lindo galopear
Y sentir que adentro de uno
Se agranda la inmensidad

Un mundo en cada gramilla
Adioses en el cardal
Y pensar que para muchos
La tierra es tierra nomás

http://www.youtube.com/watch?v=oYGqml8ySLs

welcome – benvenuto/a – bienvenido/as

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[eng] Hello! This is our first post, but the blog will actually start in January together with our travel.. meanwhile, we invite you to read our project and the itinerary traced so far. For the time being you can follow us on facebook to check on news, updates and things we’d like to share with you. See you soon

[ita] Ciao! Questo è il nostro primo post, ma il blog inizierà a gennaio assieme al nostro viaggio.. per adesso, ti invitiamo a leggere il nostro progetto e l’itinerario tracciato finora. Per il momento ci puoi seguire su facebook per informazioni, aggiornamenti e tutto ciò che vorremmo condividere con te. A presto

[esp] ¡Hola! Esto es nuestro primero post, pero el blog empezará en enero junto a nuestro viaje.. te invitamos a leer nuestro proyecto y el itinerario trazado hasta ahora. De momento podéis seguirnos en facebook para informaciones, avisos y todo lo que queremos compartir contigo. Hasta pronto