Caro diario, saluti dalla Sicilia

Abbiamo appena lasciato Cefalù in questa giornata di pioggia di partenza. Il treno avanza lungo la costa nordoccidentale della Sicilia, da Palermo stamattina per raggiungere Messina. Speriamo di avere il tempo per un caffè. Il mare alla mia sinistra – il monte alla mia destra. Estetica del brutto tutt’intorno. Bellezza interiore. Mi ricorda molto la costa occidentale della Calabria, mentre andavamo a Nicotera, due anni fa. Dopo dieci giorni avrei ricevuto la notizia delle borsa di studio per il dottorato in Australia, e sarebbe iniziato il lungo processo che ci ha portati.e ora su questo treno, che ci porta via da dove eravamo partiti.e in quel viaggio di scoperta. Verde verde verde a destra – blu blu azzurro bianco a sinistra. La scoperta di quelle persone che rispondono in maniera affermativa alla crisi del capitalismo, alla crisi dell’antropos: dicono-fanno soluzioni. Due anni fa avevamo scoperto loro: Simona e Danilo, Ethan e Anthea con comunità biotica, al Centro per lo sviluppo della consapevolezza – Thar dö Ling, e c’erano rimasti.e nel cuore. Erano i.le primi.e, eppure da subito gli avevamo detto che forse saremmo tornati.e per le ricerche di dottorato. Loro da subito furono ben disposti.e all’eventualità ed oggi eccoci qua. Il tempo scorre veloce quando la vita va bene e di questo ne siamo grati.e. Gratitudine per aver avuto la possibilità di svolgere la ricerca sul campo da persone di famiglia. Inclusione e integrazione sono due delle parole utili per spiegare ciò che è avvenuto in questa convivenza. Come ci eravamo annunciati.e in maniera digitale, abbiamo creato di persona una comunità temporanea fiorita come un giardino in primavera. Meglio: come le alture del terreno Thar dö Ling – che, anche in autunno, ci hanno regalato emozioni di erica e inula con sottofondo di ronzii. Onde onde ondulate, alberi, case, case alla sinistra – canne, ponti, ulivi, ulivi, casolari alla destra. Per sei mesi insieme, abbiamo mescolato un’ottima pila di compost. Dentro ci sono idee, azioni, pensieri, parole, passi, emozioni, profumi, sensazioni tattili, inconscio, coscienza, amore, un bel po’ di cacca, sorrisi, qualche lacrima, e molta paglia. Dalla decomposizione – per ora e ufficialmente – verranno fuori una narrazione autoetnografica con ecocritica polifonica delle storie di rigenerazione ascoltate al Centro, e due film rispettivamente sull’apicoltura naturale e sul paesaggio permaculturale. Per il resto, la vita è piena di sorprese e a noi piace pure la spontaneità. Come scrissi anni fa: il cerchio si chiude, ma non si conclude. Il cerchio gira. Grazie alla nostra famiglia adottiva siciliana: chi ne fa parte sa il bene che proviamo e auguriamo. Arrivederci a presto.