Agroecologia, del vivere su questo pianeta

Mentre ci addentravamo nella loro chakra, la foresta lasciava piano piano spazio alle coltivazioni della mandioca, maíz e poroto, per poi riprendersi il proprio terreno assieme alle piante endemiche, creando in questo modo un ecosistema da cui nutrirsi. Senza soffocarlo né danneggiarlo.  Ma a volte la foresta stessa si mischiava così tanto con le colture, abbattendo la divisione tra l’una e l’altra,  diventando una foresta agro-alimentare.
Questa è agroecologia.
Passeggiando alla scoperta degli alberi, abbiamo impiantato assieme a don Franco le piccole piantine di yerba mate negli spazi liberi tra le piante e gli alberi, tra l’ombra dei rami ma con abbastanza luce per poter crescere.
Anche questa è agroecologia.
Quello che vorremo sottolineare è che per questa famiglia campesina l’agroecologia non è semplicemente un metodo di coltivazione sano, quello senza uso degli agrotossici e con netto rifiuto dell’agroindustria. Nessun erbicida-pesticida-fertilizzante. E’ soprattutto un modo di vivere su questo pianeta, con forti principi civici.
Pure questa è agroecologia.
La famiglia Franco Gauto inserita dentro un’ecosistema da cui proviene nutrimento. Un’ecosistema non solo fatto di relazioni ecologiche tra la fauna/flora e l’essere umano – un ecosistema più ampio, fatto anche di relazioni sociali, con un impegno politico-morale per un pianeta più equo. Un’ecologia comprensivo-rigenerativa.

Agroecologia.
P.s. I “capelli del mais” (da togliere per cucinarlo) sono un potente rimedio naturale per i problemi ai reni.